Il monumento al pescatore rappresenta uno dei più famosi monumenti di San Benedetto del Tronto oltre ad essere anche il più antico.
Alto due metri, sembra voler parlare con il mare, non a caso è rivolto verso di esso. In particolare, riproduce la tenuta dei pescatori durante le tempeste, quando, per richiamare l’attenzione sul pericolo derivante dalla nebbia sul mare, si servivano della tromba.
Si tratta di un pescatore nordico, con abiti inusuali per i nostri tempi, nell’atto di suonare il corno, con un impermeabile, un cappello, una pipa. Nella mano sinistra regge una rete. È posizionato al di sopra di un piedistallo formato da blocchi di cemento disposti in senso sfalsato.
Costituisce un bellissimo biglietto da visita per turisti o viaggiatori che entrano a San Benedetto dal Molo Sud. Infatti, la statua si erge di fronte al mare e richiama la grandezza della natura che si apre davanti agli occhi. Evoca tempi passati e persone che hanno sofferto e amato questo mare.
È opera di Cleto Capponi. In quest’opera di straordinaria forza espressiva l’artista è riuscito a concentrare la tenacia e l’ardimento delle genti di mare, di cui la marineria sambenedettese fa parte da secoli. Non poteva mancare questo monumento in una città con una storia di pescatori così antica e fortemente vissuta.